21/02/2022 di Veronica Bacci Bonivento

Chi può fare crowdfunding? La risposta definitiva

Lo ripetiamo spesso, le potenzialità del reward based crowdfunding sono infinite per chiunque abbia un progetto da realizzare insieme alla propria comunità. Questo perché il crowdfunding è uno strumento flessibile, che si adatta con semplicità alle esigenze del progettista. Giusto, ma chi è il progettista? Ovvero, chi può fare crowdfunding? 

Partiamo col dire che per lanciare una campagna di raccolta fondi online non è necessario avere milioni di followers sui social, né tantomeno essere dei giovanissimi guru del digitale. Certo, se avete queste caratteristiche meglio, ma non è una condizione necessaria.
Nel crowdfunding non esiste un progettista-tipo, ma tanti profili diversi che possono (e devono!) approcciarsi alla raccolta fondi con obiettivi e strategie personalizzate. Dalla piccola associazione, alla realtà più strutturata; dal mondo profit fino ad un privato cittadino, l’importante è comprendere come coinvolgere la propria comunità di riferimento nella realizzazione di un’idea

Tanto per startupper e imprese, quanto per il mondo non profit, quindi, il crowdfunding presenta dei vantaggi notevoli, offrendo un’opportunità irripetibile per dare vita a progetti con grande potenziale di crescita e di impatto sul territorio. 

Crowdfunding ed enti non profit

Il ricorso al crowdfunding è sicuramente una soluzione adatta agli enti del terzo settore perché offre la possibilità di raccogliere fondi sfruttando le potenzialità del web, per trasformare delle piccole-grandi idee in progetti innovativi, concreti e tangibili.  È uno strumento che permette di rafforzare la sostenibilità economica delle organizzazioni non profit, andando a stimolare proprio gli elementi che le contraddistinguono: un grande capitale di fiducia diffusa e un patrimonio di relazioni attive sul territorio. Gli esempi su Ideaginger.it di certo non mancano! 

Il Crowdfunding Civico 

Possono fare crowdfunding anche le amministrazioni locali e gli enti pubblici che vogliano attivarsi sia per avviare la propria raccolta fondi che per co-finanziare progetti e iniziative di pubblica utilità ideati da organizzazioni del terzo settore, imprese o gruppi di persone. Nel 2021 abbiamo ospitato numerose campagne che rispondono a queste caratteristiche, tra cui: 

  • progetti di tutela ambientale che hanno partecipato al progetto Green Donors sviluppato insieme a Fondazione Compagnia di San Paolo; 
  • progetti di ricerca legati all’iniziativa Funds Together, realizzata insieme all’Università di Torino; 
  • iniziative promosse da singoli Comuni per promuovere una gestione condivisa dei beni comuni e avviare nuove forme di partecipazione locale.
     

Crowdfunding per le start up

Tante volte durante i nostri webinar ci siamo sentiti chiedere se la piattaforma Ideaginger.it - e di conseguenza una campagna di raccolta fondi online - possa essere utilizzata anche dalle imprese.  La risposta è assolutamente sì! Anche un’azienda già consolidata o una start up alle prime armi possono cimentarsi in una campagna di crowdfunding per finanziare progetti imprenditoriali
Lo conferma l’esempio del team di Romanzi.it - subscription box dedicata alla letteratura con un contenuto a sorpresa - che ha sfruttato il crowdfunding per avviare una fase di pre-vendita del loro nuovo prodotto, con cui testare il mercato

Al di là di queste distinzioni, la realtà è che il crowdfunding permette a chiunque abbia un progetto, ma un ridotto capitale di partenza, di mettersi in gioco. Il trucco per lanciare la propria campagna di raccolta fondi online è partire: caricare una prima bozza del progetto in piattaforma per individuare la giusta strada e percorrerla con grande entusiasmo.
Ne abbiamo parlato anche in una puntata del nostro podcast Crowdfunding In Pillole, che puoi ascoltare gratuitamente QUI

Vuoi parlarci del tuo progetto? Chiamaci o scrivici, ti aiuteremo a sviluppare un percorso su misura per te!

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